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Bruce Chatwin Utz ISBN 13: 9788496075818

Utz - Hardcover

 
9788496075818: Utz
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un delizioso racconto di Bruce Chatwin

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CHATWIN BRUCE
Published by LA BIBLIOTECA DI REPUBBLICA (1988)
ISBN 10: 8496075818 ISBN 13: 9788496075818
New copertina morbida Quantity: 1
Seller:
Librightbooks
(Portici, NA, Italy)

Book Description copertina morbida. Condition: nuovo. Utz è un romanzo breve di Bruce Chatwin, il suo ultimo, scritto nel 1988. Utz è stato scritto un anno prima della morte dello scrittore inglese, quando questi era già molto malato. Il romanzo è stato tra i finalisti del Booker Prize del 1988, e da esso è stato tratto un film omonimo nel 1992. Il libro si apre con i funerali del protagonista Kaspar Utz il 10 marzo 1974, in una Praga "normalizzata" pochi anni dopo l'invasione sovietica. La storia viene poi raccontata a ritroso: la voce narrante, che si potrebbe identificare con quella dello stesso autore, racconta la vita di Utz a partire dall'esperienza dell'incontro personale fra i due nell'estate 1967, poco prima della Primavera di Praga. Il narratore arrivò nella capitale della Cecoslovacchia per un articolo sull'Imperatore Rodolfo II d'Asburgo, e venne subito indirizzato a Kaspar Utz, conosciuto come grande collezionista di porcellana di Meissen. La vita di un collezionista era un incubo in un paese che aveva abolito la proprietà privata, dato che il confine tra questa e il possesso personale era piuttosto labile. Esponente della piccola nobiltà di lingua tedesca, Utz era riuscito a attraversare indenne con la propria collezione l'occupazione nazista, anche se era stato arrestato e interrogato dalla Gestapo. Dopo la guerra il nuovo governo comunista gli aveva proposto un compromesso: la possibilità di tenere la sua preziosa collezione in cambio della catalogazione e dell'assicurazione che alla sua morte il prezioso materiale sarebbe finito al museo statale. Ogni anno Utz riusciva a recarsi all'estero per un ciclo di bagni termali a Vichy, e tornava sempre a casa tra lo stupore degli occidentali, che non potevano comprendere perché non ne approfittasse per emigrare. «Come mi spiegò nel corso della nostra passeggiata pomeridiana, la Cecoslovacchia era un posto in cui era piacevole vivere, a patto di avere la libertà di andarsene.» (Utz, p. 77[1]) In bilico tra fastidio per il regime comunista e disgusto per il materialismo occidentale, il protagonista rimane tutta la vita in patria. Il narratore viene introdotto alla sua preziosissima collezione, tramite il racconto della relazione tra reinvenzione della porcellana a Dresda (in precedenza era una formula cinese) e pratica alchemica. Il narratore viene a sapere della morte di Utz tramite il biglietto di un amico del collezionista, Orlík. Solo un quindicina di anni più tardi riesce a tornare a Praga, si mette in contatto con Orlík e da lui ottiene tutti gli elementi per comprendere finalmente la storia di Utz nella giusta prospettiva. Nel 1952 aveva sposato la propria domestica Martha per evitare di essere sfrattato verso un appartamento più piccolo che non poteva ospitare la collezione aveva continuato ad avere rapporti occasionali con donne soprattutto del mondo dello spettacolo finché l'età e la costanza di Martha, vissuta sempre come sua governante, non l'avevano avuta vinta. Inoltre, durante gli annuali viaggi in Francia lavorava probabilmente come intermediario del regime per vendere preziose collezioni di porcellana e procurare valuta forte. Ma ciò che stuzzica la fantasia del narratore è il fatto che la collezione è scomparsa nel nulla alla sua morte. Questa curiosità porterà l'uomo a seguire le tracce degli ultimi giorni di Utz e di sua moglie a Praga e poi anche in campagna. Seller Inventory # L000053035

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